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Non indignari, non admirari, sed intelligeri

Spinoza


Il blog si legge come un testo compiuto sulla Cina. Insomma un libro. Il libro dunque tratterà del "pericolo giallo". Un "giallo" in cui l'assassino non è il maggiordomo ma il liberale. Peggio il maggiordomo liberale. Più precisamente il maggiordomo liberale che è in voi. Uccidetelo!!!Alla fine il vero assassino (a fin di bene) sarete voi. Questo sarà l'unico giallo in cui l'assassino è il lettore. A meno che non abbiate un alibi...ça va sans dire.

mercoledì 1 agosto 2012

5.10: Prima potenza industriale con l’economia più dinamica del mondo

5. La via del socialismo
Secondo i media occidentali la Cina sta sprofondando nel caos economico, nella guerra sociale e nella fame da più di venti anni. La verità sembra essere altrove. La Cina mostra una salute economica insolente, e la popolazione affronta il futuro, con ottimismo e speranza, nonostante le sfide importanti da risolvere. 
(Chan-Lee 2006).

Il presente in Cina e cambia con un'accelerazione costante. Un europeo avrebbe dovuto vivere quattrocento anni per vivere un cambiamento così radicale.
Yu Hua, romanziere 
(Financial Times, 09-10 Aprile, 2005, p. W3).


Per la sua rapidità, la sua profondità. la crescita cinese non ha nulla di comparabile con tutto ciò che noi abbiamo potuto conoscere nella storia economica del mondo.
Jean- Louis Gombeau. Economista. Giornalista al CP-AN. 2011

Rileva Simone Oggionni dopo un viaggio in Cina:
Dal 1949 al 2009 il Pil cinese è aumentato di 77 volte, l’incasso fiscale di 1000 volte, la produzione elettrica di 805 volte, il volume del commercio estero di 2266 volte, la riserva di valuta estera di 14mila volte. Dal 1978, in particolare, la Cina registra una crescita media del Pil del 9,5%. Il reddito pro capite annuale in quell’anno era di 200 dollari (per 1 miliardo di persone). Nel 2010 ha raggiunto i 5000 dollari (per 1 miliardo 350 milioni di persone). È già la seconda economia mondiale ed entro il 2025 scavalcherà anche gli Stati Uniti (ogni dodici mesi Goldman Sachs rivede la previsione, anticipandola di qualche anno). Ciò che rileva è che questa poderosa crescita economica è stata posta al servizio di un altrettanto imponente piano di sviluppo infrastrutturale, di opere pubbliche, di urbanizzazione e industrializzazione del Paese (del quale, al fine di capirne per intero la portata, non vanno mai dimenticate le dimensioni). Oggi la Cina, grazie ad esso, è un Paese in larga misura avanzato e che ogni anno sottrae all’arretratezza e alla povertà milioni di contadini. Con un modello di sviluppo – vi accenno soltanto – qualitativamente superiore a gran parte dei modelli capitalistici occidentali per esempio sul terreno cruciale della questione ambientale e della sensibilità ecologica, come dimostrano la campagna di riforestazione decisa nel 2008 dal governo e lo sviluppo del settore delle energie pulite e rinnovabili (dal 2008 la Cina è il primo Paese al mondo per questo tipo di investimenti)

Chi siamo

Debunkers dei miti sulla Cina. Avversari della teoria del China Collapse e del Social Volcano, nemici dei China Bashers.