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Non indignari, non admirari, sed intelligeri

Spinoza


Il blog si legge come un testo compiuto sulla Cina. Insomma un libro. Il libro dunque tratterà del "pericolo giallo". Un "giallo" in cui l'assassino non è il maggiordomo ma il liberale. Peggio il maggiordomo liberale. Più precisamente il maggiordomo liberale che è in voi. Uccidetelo!!!Alla fine il vero assassino (a fin di bene) sarete voi. Questo sarà l'unico giallo in cui l'assassino è il lettore. A meno che non abbiate un alibi...ça va sans dire.

martedì 26 marzo 2013

8.13: Welfare e Assicurazioni sociali

8. La schiavitù in fabbrica…ma dove?




Casa di riposo
Un sistema sociale legato alle assicurazioni di vecchiaia, di disoccupazione e di malattia e alla garanzia del minimo vitale finanziato dalle imprese è stato formato per l’essenziale già da diversi anni. Questo sistema gioca un ruolo nella riforma delle imprese e nel mantenimento della stabilità sociale. Non si deve credere che la legge sul lavoro del 2008 abbia introdotto il welfare per il lavoratore che prima era completamente assente. Ad esempio i disoccupati, già prima venivano protetti a vari livelli: "I lavoratori disoccupati sono protetti da un piano di assicurazione di disoccupazione. Sotto questo piano un lavoratore viene dato un minimo stipendio per un periodo di tre anni. Se non si arriva da avere un lavoro in questo tempo un minimo garantito viene dato al lavoratore.  La somma comunque varia tra le differenti provincie. Alcuni lavoratori sono provvisti di assistenza finanziaria per iniziare una attività in proprio che gli dia di che vivere. I figli dei disoccupati hanno speciali facilitazioni negli studi in scuole e college."(Pandhe 2004).

Nel 2006, 186 milioni di persone avevano acquistato una assicurazione pensionistica, 157 milioni una assicurazione medica, 111 milioni una assicurazione di disoccupazione 102 per gli incidenti sul lavoro 25,38 milioni di migranti avevano acquistato una assicurazione per gli infortuni sul lavoro, 12,86 in più dell’anno prima mentre 23,67 avevano acquistato una assicurazione sanitaria con una crescita di 18,78 milioni anno su anno (Urbanites 2007). La previdenza sociale per operai e impiegati, è ulteriormente migliorata già l'anno successivo. Nel 2007 il numero di iscritti alla previdenza sociale superava i 200 milioni, 54 milioni in più del 2002. Per migliorare il welfare lo stato ha destinato nel 2008 276,2 miliardi di yuan, con un incremento rispetto al 2007 di 45,8 miliardi. Dal 2008 per tre anni consecutivi è stato finanziato l’ampliamento della base contributiva per le pensioni di anzianità. Infine nel 2011 si è arrivati alla nuova legge sui contributi sociali per i lavoratori ricostruita nelle tabelle che consultabili più avanti.

giovedì 21 marzo 2013

8.12: I salari più alti del mondo?

8. La schiavitù in fabbrica…ma dove?

Confronto tra gli aumenti salariali di USA e Cina nel periodo precrisi

Forbes rileva che per alcuni tipi di lavoro, in generale di carattere manageriale, sulla base degli stipendi del 2011, alcuni impiegati cinesi guadagnano quanto i loro omologhi americani. Mentre gli stipendi degli Stati Uniti scendono, quelli della Cina sono in aumento.(Rapoza 2012).

Professione
Stipendio in dollari
Ingegnere supervisore

25.000 - 42.000
Amministratore delegato

130.000 - 330.000
Direttore R & D

100.000 - 167.000
Direttore acquisti

67.000 - 150.000
Capo controllo qualità

67.000 - 150.000
Chief Technology Officer

167000 - 330000
Direttore marketing

100.000 - 130.000
PR / Manager Communicazione

34.000 - 67.000
Manager Vendite Regionali

67.000 - 100.000
Source: (Hays 2012) Salary Guide – Asia


L’Emerging consumer survey 2013, indagine condotta dalla Nielsen per la banca svizzera Credit Suisse in otto paesi emergenti, evidenzia come il salario medio mensile dei giovani trentenni cinesi sia di circa 1.100 euro, il 15% in più rispetto ai loro genitori. Quello dei trentenni italiani? Per quei pochi che lavorano è di 830 euro. I trentenni in Cina guadagnano più dei cinquantenni, e più dei coetanei italiani. Peraltro Datagiovani ha calcolato, su base Istat, che la retribuzione media di un under 30 al primo lavoro in Italia è di 823 euro al mese (Trentenni cinesi 2013) .

lunedì 4 marzo 2013

8.11: Il mito dei lavoratori cinesi pagati in scodelle di riso


8. La schiavitù in fabbrica…ma dove?

Previsioni sull'andamento dei salari in Cina  e USA al cambio ufficiale.
Quelli italiani saranno superati prima

Rispondendo alla domanda se l'economia cinese si cresciuta "principalmente attraverso lo sfruttamento crudele di manodopera a basso costo" un noto sinologo risponde che siamo alle solite: "Ogni volta che un paese in via di sviluppo comincia a crescere rapidamente, gli stati più ricchi lo accusano di "barare" per mantenere i salari bassi e il tasso di cambio artificialmente basso. Ma questo non è affatto giusto; Si tratta di una tappa naturale dello sviluppo che ha un un punti finale in ogni paese. Lo stesso sarà in Cina (Kroeber 2010)"

Il vantaggio comparato della Cina come produttore a bassi salari sparità con il tempo.Ma quando un paese arretrato manca ancora vantaggi reali, come l'istruzione superiore, mercati e imprese efficienti , e capacità di innovazione, ha bisogno di salari bassi per mantenere una crescita sostenuta. Kroeber continua:"La Cina è cresciuta molto come altre economie che oggi vediamo come mature e di successo, tra cui Giappone, Corea del Sud e Taiwan. Queste nazioni hanno investito fortemente in infrastrutture e istruzione, e rapidamente spostato i lavoratori a bassa produttività nelle zone rurali verso posti di lavoro più produttivi nelle città. Quando il lavoro rurale era abbondante, i salari erano bassi, ma sono aumentati rapidamente dopo questi lavoratori in eccedenza si sono uniti alla forza lavoro urbana. La Cina sta arrivando a quel punto: il numero di giovani che entrano nella forza lavoro (dai 15 ai 24) dovrebbe diminuire di un terzo nel corso dei prossimi 12 anni. Con la diminuzione del numero di giovani lavoratori, l'andamento dei salari non può che essere ascendente. Questo sta già accadendo: il mese scorso, nella provincia di Guangdong (asse maggiore delle esportazioni della Cina) i salari sono cresciuti di almeno il 20 per cento"(Kroeber 2010). Come abbiamo già detto i luoghi comuni che si ripetono sulla Cina non sono altro che quelli che un tempo dsi dicevano delle cosidette Tigri asiatiche.


I salari cinesi nelle unità urbane sono cresciuti a doppia cifra per un intero decennio afferma Sangheon Lee, coautore dell' ILO Global Wage Report 2012/2013. I salari sono più che triplicati tra il 2000 e il 2010, e l'era del lavoro a basso costo in Cina è finita. Le cifre sono relative alle aziende del settore pubblico (SOE) i cui salari sono definiti molto alti, ma analisi separate sulle aziende piccole e medie del settore privato mostrano lo stesso andamento anche se un po' più contenuto. I salari più alti nelle aziende pubbliche dimostrano che il settore socialista dell'economia è in grado di pagare meglio i lavoratori che per altro costituiscono la vera base sociale del Partito Comunista. Scrive il Corriere della Sera: "Secondo uno studio del Boston Consulting Group (Bcg), i salari cinesi crescono a due cifre dal 2000. Altre statistiche dicono che dal 2009 a oggi sono lievitati del 43 per cento e che il costo per unità di lavoro in dollari è aumentato del 22 per cento dal 2007. Il vantaggio competitivo dell'economia cinese fondato sulla manodopera a basso costo è sostanzialmente stato annullato" (Taino 2013).

Chi siamo

Debunkers dei miti sulla Cina. Avversari della teoria del China Collapse e del Social Volcano, nemici dei China Bashers.