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Non indignari, non admirari, sed intelligeri

Spinoza


Il blog si legge come un testo compiuto sulla Cina. Insomma un libro. Il libro dunque tratterà del "pericolo giallo". Un "giallo" in cui l'assassino non è il maggiordomo ma il liberale. Peggio il maggiordomo liberale. Più precisamente il maggiordomo liberale che è in voi. Uccidetelo!!!Alla fine il vero assassino (a fin di bene) sarete voi. Questo sarà l'unico giallo in cui l'assassino è il lettore. A meno che non abbiate un alibi...ça va sans dire.

mercoledì 21 marzo 2012

Perché stiamo seduti dalla parte del torto? A mo' di conclusione

2. Ancora una primavera. Tienanmen e dintorni
La ferocia dei liberali cinesi dopo l'ammaestramento dei loro capi scuola americani

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. 
Bertold Brecht

Scrive un taiwanese che era studente al tempo degli avvenimenti:
Ero completamente scioccato. Ho guardato tutte la manifestazioni sulle TV degli Stati Uniti e non potevo credere ai miei occhi. I comunisti avevano davvero permesso loro di fare tutto questo per così tanto tempo? Ciò contraddiceva del tutto quello che sapevo sulla Cina continentale. Sono nato e cresciuto sotto Chiang Kai Sheik, l'uomo più anti-comunista del mondo. Sotto il suo governo, non credo che sarebbe potuto succedere. Non avrebbe lasciato che accadesse tutto ciò per un mese. L'evento ha cambiato la mia visione del continente per sempre. Se in un paese di 1,3 miliardi di persone, con più di 50 minoranze, si lasciasse a chiunque la completa libertà di esprimersi politicamente attraverso la protesta, come potrebbe essere governato questo paese? E' una cosa tutt'altro che semplice. Per fortuna, nonostante i canali televisivi di tutto il mondo fossero lì, non ho visto molto spargimento di sangue. Grazie al cielo!!!
Come si vede l'avvenimento poteva essere visto da vari punti di vista. Bisogna tenere in conto che Chang Kaishek aveva compiuto dei massacri a Taiwan, durante il cosiddetto terrore bianco, ma non per questo gli americani lo avevano espulso dal "Mondo libero".

La storia del "massacro di Tienanmen" è l'unica storia totalitaristicamente promossa dai nostri media, quindi ci vuole un certo sforzo per trovare la storia vera.
Esecuzione di comunisti da parte di liberali cinesi a Shanghai nel 1949 
Facendo questo sforzo bisogna innanzitutto chiedersi:

1. Come mai gli studenti che chiedevano la democrazia, diedero vita in Piazza Tienanmen ad uno dei regimi più antidemocratici del mondo? I colpi di mano da parte di minoranze erano continui e non si rispettava mai il voto della maggioranza degli studenti che per altro avevano deciso di liberare la piazza.

2. Gli studenti dissero di essere in lotta contro la corruzione. Zhang Xianling, una delle Madri di Tienanamen sostiene: "Il governo dice che se non avesse represso il movimento studentesco, oggi non ci sarebbe questa crescita economica. Sbagliano. Se non avessero abbattuto quel movimento, oggi ci sarebbe meno corruzione. Il sistema legislativo cinese è migliorato molto, vero, ma la corruzione dilaga (Pieranni 2009). Sulla corruzione dilagante vedremo poi, ma come si comportò il movimento studentesco? I soldi provenienti da Hong Kong e Taiwan, somme cospicue, sparirono senza lasciare traccia o comunque furono usati senza nessuna trasparenza. Anche una volta all'estero i soldi dati dagli americani per le attività anticinesi furono spesi allegramente per fini personali. Inoltre Wang Dan è stato ancora recentemente coinvolto in uno scandalo a Taiwan. Gli studenti, ammiratori di Eltsin, una volta in esilio sostennero che se avessero vinto li liberali sarebbe cessata la corruzione. La Russia del liberale Eltsin arrivò a vette di corruzione difficilmente immaginabili. In Cina la corruzione invece è in diminuzione.

3. Gli studenti dissero di essere per la libertà di parola. In realtà sulla Piazza vigeva una censura feroce contro chi rilasciava interviste. Cercarono più volte di strappare nastri registrati ai giornalisti. Inoltre una volta all'estero tentarono di far ritirare dalla circolazione video che essi consideravano poco favorevoli a loro, sebbene fossero schierati contro il governo cinese.

4. Essi crearono una gerarchia con tanto di privilegi per chi stava alla sommità della piramide. Non vollero mai confondersi con i lavoratori perché di basso rango.

5. Essi fecero di tutto per fare degenerare la situazione perché ciò che cercavano era il bagno di sangue.
La stampa liberale americana gongola non appena vede il linciaggio di un comunista e lo chiama "lotta per la libertà". Non si poteva pretende altro da chi aveva fatto rinascere il commercio degli schiavi. 
6. Mai. in nessuno stato liberale, la principale piazza del paese, nonché luogo simbolo della nazione, e sede delle principali istituzioni fu lasciata in mano ai protestatari per così lungo tempo. Gli effetti sono stati devastanti e intollerabili per qualsiasi paese civile: 
I danni sono già enormi, calcolabili in miliardi di dollari. Governo e mini­steri fermi da un mese su tutti gli affari di stato rimasti ine­vasi. Disdette a pioggia di prenotazioni turistiche per la stagione estiva già cominciata. I turisti in città sono confi­nati negli alberghi e non vedono l'ora di ripartire. Scuole, industrie, trasporti di una città di dieci milioni di abitanti sono bloccati da settimane. Stamattina per arrivare all'aeroporto con la troupe dei tecnici della Rai rientrata con quintali di apparecchiature usate per i satelliti della visita di Gorbaciov, abbiamo do­vuto superare col camioncino due posti di blocco e parla­mentare con le pattuglie del movimento studentesco. L'aeroporto è in piena confusione, manca la corrente per azio­nare i nastri trasportatori dei bagagli, quelli di chi parte si mescolano a quelli in arrivo, chi non riesce a perderli è un miracolato. I direttori degli alberghi sono in allarme. Il ristorante italiano di Pechino, il Toulà, che normalmente fa­ceva 150 coperti al giorno, da una settimana non riesce a superare la ventina. Gli ingressi degli hotels sono occupati da montagne di valigie dei clienti che scappano. In città si comincia a subire la psicosi dei rifornimenti. Lunghe file alle due pompe di benzina per stranieri, ressa nei magazzini per accaparrarsi derrate inutili, come i sac­chetti di farina di grano nel caso che mancassero il pane e la pasta. Si riempiono nelle case della colonia internazionale le vasche da bagno con l'acqua che ancora esce dai rubi­netti, temendo il taglio della corrente per i frigoriferi si fan­no scelte di alimenti non deperibili, sono in rialzo i prezzi dei pelati e dello scatolame in genere. Timori esagerati per­ché la situazione è seria ma non disperata. Il vicesindaco Zhang Baifa ha parlato alla televisione per comunicare che le centinaia di autobus usati come barricate vanno rimossi. Ha aggiunto che a causa del traffico bloccato gli operai del­la centrale elettrica a carbone non possono raggiungere il posto di lavoro, anticipando un'eventuale sospensione del rifornimento di energia. In mattinata, il quartier generale dei militari ha diffuso un appello alla popolazione, esortan­dola a collaborare con l'Esercito (Fiore 1989, p. 165-166).
Il caos e l'anarchia erano totali.

Ungheria 1956. Particolare. La donna sputa sul cadavere di un comunista linciato e orribilmente torturato
7. Mai. in nessuno stato liberale, le principali figure politiche del paese andarono in piazza con i dimostranti a chiedergli di assumere posizioni più ragionevoli.

8. Mai, in nessun paese liberale, i principali dirigenti politici del paese elogiarono i dimostranti antigovernativi asserendo che avevano dato il loro contributo alla nazione. Essi hanno sostenuto che la lotta contro la corruzione e l'inflazione facesse parte degli obbiettivi dello stesso Partito Comunista che li voleva risolvere con il contributo delle masse. Il governo ha dichiarato di simpatizzare con le motivazioni degli studenti, Quando sono andati a Tiananmen, il governo si preoccupò per loro, così li ha forniti di tende, vestiti, cibo e assistenza medica e tram in cui ripararsi. Il governo è stato molto paziente dialogando per più di cinquanta giorni. 

9. Mai, in nessuna nazione liberale i principali dirigenti, visitarono gli scioperanti della fame in ospedale preoccupandosi della loro salute.
Bobby Sands militante dell'IRA, non ricevette di sicuro le attenzioni della Thatcher durante lo sciopero della fame che lo portò alla morte 
10. Mai in nessun paese liberale, le più alte autorità dello stato accettarono di dialogare davanti alla televisione nazionale con i leader studenteschi che si comportarono in modo maleducato.

11. Nessun altro paese avrebbe permesso che il governo perdesse la faccia durante una importantissima visita di stato.

12. Mai in nessuno stato liberale si ebbero dirigenti così "liberali" e dialoganti.

Militanti comunisti ungheresi assassinati e vilipesi dalla feccia liberale 
13. Mai, in nessun paese liberale, furono mandati allo sbaraglio soldati e poliziotti disarmati contro la folla e teppisti che assomigliavano ai black block. Un esponente della Società per lo studio dei diritti umani fa notare: "La violenza è iniziata quando questo terzo gruppo (definito di "teppisti" o "anarchici") ha deciso di attaccare i soldati. Erano a quanto pare ben preparati, essendo venuti armati di bottiglie molotov e avendo incendiato diverse decine di autobus con i soldati ancora all'interno. Hanno anche bruciato i blindati per il trasporto truppe. Potete vedere le foto. Molti soldati in entrambi i tipi di veicoli sono fuggiti, ma altri no, e molti soldati sono stati bruciati a morte. Io personalmente ricordo di avere visto al telegiornale i video di soldati morti bruciati, uno appeso dai teppisti ad un lampione, altri giacevano in strada o sulle scale o marciapiedi dove morirono. Altri sono stati appesi fuori dalle finestre dei bus o dei blindati per il trasporto truppe, avendo tentato di fuggire prima di essere sopraffatti dalle fiamme. Ci sono documentati rapporti a dirci che un gruppo di teppisti è riuscito a ottenere il controllo di un blindato per il trasporto truppe, e lo hanno guidato attraverso le strade, mentre le mitragliatrici sparavano dalla torretta.

Rapporti governativi e indipendenti dei media in genere sostengono che un totale di 250 a 300 persone sono morte prima che la violenza si calmasse. Molti dei morti erano soldati. Non c'era nessun "massacro" nel senso che questo termine potrebbe essere sensibilmente usato. Quando la polizia o i militari vengono attaccati in questo modo, sicuramente si devono la forza per difendersi e non possono essere colpevolizzati per questo. Se voi o io fossimo i comandanti militari sulla scena degli eventi e avessimo visto i nostri uomini attaccati e bruciati a morte, avremmo fatto lo stesso" (Mackinnon 1999).
Chi siano i maestri dei criminali liberali cinesi è facile intuirlo. Linciaggio di Omaha Courthouse. Pezzetti del copro del linciato venivano regalati ai bambini. Così crescevano i liberali americani!!! 
14. Ci sono abbondanti prove ormai, da varie fonti, che ad iniziare gli scontri furono i teppisti liberali o l'equivalente dei black block. I soldati spararono per difendersi. Del resto gli ordini erano precisi: "Il Comando della legge marziale deve rendere chiaro a tutte le unità che è necessario aprire il fuoco solo in ultima istanza" (Nathan and Link 2001, pp. 428-9). Ma come dimostrano anche i recenti fatti in Siria, durante le rivoluzioni colorate tutto i mezzi sono leciti anche l'uso del terrorismo islamista contro il nemico. L'importante è che il nemico rispetti i "diritti umani" che gli amici degli imperialisti non rispettano mai.
16. Le truppe non spararono né agli studenti sulla piazza né al "tank man", ossia a chi non si comportava in modo violento, benché provocatorio.


17. Colpisce la ferocia con la quale i soldati vennero massacrati ed esibiti. C'è una lunga tradizione delle forze anticomuniste "liberali" in questo senso.
Soldato cinese arso vivo, poi 
impiccato dai liberali cinesi 
17. Il pregiudizio anticinese nasce in gran parte da questi fatti. Ossia dalla manipolazione mediatica della verità. 

18. Dal 1989 ad ora i giovani studenti cinesi sono stati più propensi ad andare all'assalto dei consolati americani piuttosto che portare in processione la Dea della Libertà!!!

19. Al di là degli studenti che come ricordava Deng erano solo l'1% della popolazione e di alcuni ceti urbani il movimento non fu sostenuto nella Cina profonda. Un esponente della Società per lo studio dei diritti umani rilevava come la calma è ritornata rapidamente nel paese. Se le cose fossero andate come molte persone in Occidente dicono, ovvero che le masse si fossero sollevate per lottare per la giustizia, se i metodi usati dal governo fossero stati sbagliati, allora le masse - egli sostiene - si sarebbero ribellate di nuovo. Siccome le cose si sono calmate così facilmente ciò vuol dire che la gente non sosteneva questa sommossa. Le masse si sono opposte alla ribellione. Se il popolo avesse davvero sostenuto questa ribellione allora il governo non sarebbe riuscito a calmare le cose e non si sarebbe rapidamente tornati alla pace e alla stabilità. Se si guarda alla Cina intera, dopo il 4 giugno, era completamente tranquilla e serena. Questo è un fatto oggettivo, altrimenti avrebbe dovuto usare una forza ancora maggiore per sopprimere la resistenza popolare, egli conclude (Mackinnon 1999). Nel 1990, un anno dopo gli avvenimenti, il 68 per cento delle persone nella fascia di reddito più alta e il 65 per cento di quelle più povere registravano alti livelli di soddisfazione secondo le ricerche fatte da Pew Research Center, Gallup, e Horizon Research Consultancy Group (AGI 2012). Ezra Vogel, professore di Harward, sostiene che ora "i cinesi sono orgogliosi in modo di gran lunga maggiore di prima dei successi della loro nazione" (Hays 2012).

20. Si può concludere che questi fatti hanno dimostrato la liberalità del governo e le atrocità dei liberali commesse nelle strade di Pechino. 

21. La ribellione violenta dei liberali di "Piazza Tienanmen", assieme alle ribellioni degli studenti anarchici durante la primissima fase della Rivoluzione Culturale, alle ribellioni di Lasha e dello Xinkjian non sono state che l'ultimo atto di resistenza violenta del vecchio mondo contro la Rivoluzione Cinese. L'epilogo lo racconta Fiore: "I soldati dell'EPL sono passati cantando; oltre il fragore sinistro dei cingoli, ho sentito che intonavano gli inni della rivolu­zione, come per festeggiare la vittoria. Cosi è finita la storia dell'ultima barricata" (Fiore 1989, p.286) ..e, aggiungiamo noi, è finita anche la storia della prima rivoluzione colorata. Ribellarsi non è sempre giusto!!! I carristi cinesi che cantavano gli inni della rivoluzione rappresentavano il nuovo o almeno la tendenza della storia.

22. Possiamo infine rispondere all'interrogativo che ci eravamo posti all'inizio citando Emile Zola. Chi rappresentava il vecchio mondo? La "primavera cinese", come fu anche chiamato il movimento degli studenti, era il vecchio mondo, mentre il socialismo, ancorché nella sua fase iniziale, è in Cina già il sole del presente e lo sarà anche per l'avvenire.

N:B: La nostra analisi dei fatti si fonda quasi esclusivamente su fonti non governative e per la maggior parte su fonti anti-governative. Uso il termine "liberale" in senso lato e non nello specifico significato che ha nei paesi anglosassoni. Ho privilegiato le fonti che sono rintracciabili direttamente sul WEB. Si discute sulla autenticità dei Tienanmen Papers, molto usati in questo saggio. Questi sono stati pubblicati da una rivista vicina alla CIA e l'intento di chi li ha divulgati era di screditare il regime comunista. Se contengono manipolazioni queste sono state fatte per mettere in cattiva luce il Partito Comunista Cinese.
Bibliografia
AGI. 2012. "Cina: crescita economica aumenta infelicità cittadini". Maggio 16 2012. AGI
Mackinnon, Rebecca. 1999. “Zhu Muzhi.” CNN. http://articles.cnn.com/1999-06-03/world/9906_02_tiananmen_MacKinnon_zhu.muzhi_1_stray-bullets-relatives-common-people?
Nathan, Andrew J., and Perry Link. 2001. The Tiananmen Papers. Milano: Rizzoli.
Pieranni, Simone. 2009. "Se il Partito blinda la memoria". il Manifesto, Dossier. Tiananmen vent'anni dopo. Giugno.
Fiore, Ilario,1989. Tien An Men. RAI-ERI.

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